Tutankhamon
Maldive
Egitto
Spagna
La Polinesia Francese
Giamaica
Mar Rosso

Storia dei mondiali

1970
Svolta nei regolamenti: per la prima volta sono ammesse due sostituzioni. Questo permetterà al Ct az...
1934
E' l'era di Meazza, che già è un campione consacrato e, in questi mondiali, diverrà mito del calcio....
1938
Dal 1934 entra in vigore la regola che la squadra detentrice del trofeo e la nazionale organizzatric...
1950
L'edizione del 1950 è del tutto anomala: si viene da anni di guerra, l'Europa e il mondo intero stan...

Piloti

E.Irvine
Il pilota Eddie Irvine...
R. Barrichello
Il pilota Ruben Barrichello...

Pallavolo

Nazionale maschile
Località Naz data Avvenimento Italia Avversario r1 r2 Bergamo ITA 22/5 Amichevole Italia Germania ...
Itas Diatec acquista Kazakov
Alexei Kazakov è il primo grande colpo di mercato dell'Itas Diatec Trentino, società fortemente inte...

iscriviti alla
mailing list

la tua email

subscribe
unsubscribe


1958

Svezia


E' il mondiale che farà conoscere al Mondo intero un giovane brasiliano dalle doti tecniche straordinarie: Pelè.
E' il mondiale della rivincita della tecnica sull'agonismo esasperato: si vedranno partite altamente spettacolari, i fantasisti faranno la differenza e i match saranno per lo più divertenti ed emozionanti.
All'inizio della manifestazione non c'è una squadra che gode dei favori dei pronostici: Svezia (padrona di casa e titolare del fenomenale Gre-No-Li, trio delle meraviglie), Brasile e Francia sembrano le meglio attrezzate.
Ma il Brasile capita subito in un girone di ferro: gli fanno "compagnia" Inghilterra, Urss e Austria.
L'Italia, invece, non è presente affatto: siamo stati infatti eliminati in un "memorabile" incontro con l'Irlanda del Nord, perso per due a uno, dopo sputi, botte ed espulsioni ingiustificate (Chiggia, l'oriundo uruguagio che da alcuni anni vestiva la maglia azzurra).
Tornando al torneo, sin dalle prime partite oltre al Gre-No-Li, fa spettacolo un altro trio eccezzionale: Didì, Vava e Pelè!
Nella Francia, inoltre, gioca un cannoniere eccezionale: Fontaine, ricordatevi questo nome, perchè è ancora nella storia dei mondiali, essendo il giocatore che detiene il record delle segnature in una fase finale di Coppa del Mondo.
Ai quarti di finale gli abbinamenti sono i seguenti:
Francia-Irlanda del Nord 4-0
Svezia-Urss 2-0
Brasile-Galles 1-0
Germania-Jugoslavia 1-0

I padroni di casa sembrano lanciatissimi, così come la Francia, mentre il Brasile (che aveva incantato al primo turno) sembra un po' appannato.
Discorso diverso per la Germania: anche se campione uscente, non sembra avere un gioco efficacie e gli esperti la considerano un gradino più in basso rispetto alle altre tre semifinaliste.
Il 24 giugno vanno in scena le semifinali.
Svezia e Germania termina 3-1, mostrando tutto il divario che esiste tra le due formazioni: la Svezia può contare sui tre campione del trio Gren, Nordal e Liedholm, mentre la Germania può solo contare sul furore agonistico, ma non basta a fermare gli scandinavi.
L'altra semifinale è ricca di goals: il punteggio finale è di 5-2 per i sudamericani, la Francia è piegata e il Mondo intero non può fare altro che applaudire il Brasile delle meraviglie.
Didi, Vava, Pelè e Garrincha sono l'ossatura portante di una squadra realmente fenomenale: passerà alla storia come il grande Brasile.
In finale, dunque, si affronteranno le due squadre più spettacolari: la Svezia e il Brasile.
Liedholm ha recentemente dichiarato che gli svedesi temevano più di ogni altro calciatore brasiliano, la fenomenale ala Garrincha: costui era, infatti, capace di saltare qualsiasi difensore, di inventare in ogni momento la giocata che avrebbe lanciato in rete un compagno.
Nonostante i campioni che dovranno affrontare, gli svedesi scendono in campo fiduciosi nei propri mezzi, mentre i brasiliani sono caricatissimi e concentratissimi per compiere l'impresa di portare la coppa in Brasile.
Pronti e via e già la Svezia è in vantaggio (Liedholm al '3): il pubblico gioisce sugli spalti e comincia a pensare che i pronostici (che davano in vantaggio il Brasile) possano sbagliare.
Passano solo 3 minuti e Vavà pareggia: la partita ha trovato un padrone....... e non è la Svezia!
Il ritmo indiavolato dei Brasiliani manda in tilt gli svedesi, segnano ancora Vavà, Pelè e Zagalo: siamo 4-1 e c'è una sola squadra in campo.
All'ottantesimo Simonsson ravviva un po' gli scandinavi realizzando il goal del 4-2, ma tocca al futuro "O'Rey" (che nel '58 è poco più di un ragazzo) fissare il risultato sul 5-2 segnando nel finale.
La superiorità Brasiliana è stata netta, il pubblico applaude civilmente e il Brasile conquista la sua prima Coppa Rimet.
Dopo otto anni i tifosi brasiliani possono finalmente dimenticare l'incubo del Maracana (la finale persa nel 1950 con l'Uruguay) e fare festa, ballando il samba e festeggiando per le strade.

go back